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Approfondimenti
sulla Fitoterapia.
La Fitoterapia è quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere.
Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia).
Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina.
Il termine Fitoterapia derica dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura)
La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili.
Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.
La grande varietà di piante medicinali e la molteplicità di effetti curativi, patrimonio di interminabili ricerche ed osservazioni avvenute nel corso dei secoli, fanno della moderna fitoterapia uno strumento di grande importanza che, se affiancato in modo corretto alla medicina classica, non potrà che arricchire le armi in nostro possesso per il perseguimento della salute.
Principi Attivi
Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose. Vanno considerate veri e propri produttori e contenitori dinamici di sostanze chimiche (Firenzuoli, 2009). Nella loro evoluzione esse hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli erbivori, lotta contro altre specie vegetali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impollinatori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti attività farmacologiche nell'uomo. Ecco una lista esemplificativa dei vari principi attivi:
- fenoli semplici
- polifenoli - tannini e flavonoidi
- glicosidi (fenilpropanoidi, antrachinoni, glucosinolati, iridoidi, glicosidi cianogeniche )
- terpeni
- terpenoidi e saponine (fitosteroli, glicosidi cardioattive , triterpeni)
- olii essenziali e resine
- alcamidi
- alcaloidi
Le attività che questi metaboliti possono esercitare sulla fisiologia umana sono molteplici e sarebbe impossibile riassumerle brevemente, tuttavia una lista sommaria comprenderebbe:
- sostanze tossiche
- sostanze con attività ormonoregolatrici
- sostanze ad attività antimicrobica
- battericidi
- virostatici
- fungicidi
- sostanze lassative
- sostanze antinfiammatorie
- sostanze attive sul sistema nervoso centrale e periferico
- sostanze antiossidanti
Le moderne preparazioni fitoterapiche sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse: se il solvente è l'etanolo in percentuali diverse si parla di estratti idroalcolici, solitamente chiamati tinture (o estratti fluidi; se il solvente è l'acqua si parla di infusi, decotti o macerati a freddo; se il solvente è un olio grasso si parla di oleoliti; l'estrazione con solventi diversi e non alimentari (esano, cloroformio, ecc.), che vengono poi eliminati, permette la preparazione di estratti molli e secchi. Alcune preparazioni sono costituite da estratti di singole piante, altri da combinazione di estratti da diverse piante. In particolare i medici hanno la possibilità non di preparare ma di prescrivere preparazioni vegetali che poi prepara il farmacista (medicinali galenici magistrali) Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, mentre gli standard di efficacia e tossicologici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga riconosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria valgono le regolamentazioni dei singoli stati membri.
Le preparazioni utilizzate in Fitoterapia devono la loro efficacia non solo alla presenza di un singolo principio attivo, come nel caso della medicina classica più comune, ma ad un insieme di sostanze presenti negli estratti delle droghe vegetali, definite nel loro insieme "Fitocomplesso". Tali sostanze, agendo in modo complementare, svolgono all'interno del fitocomplesso un potenziamento reciproco teso sia ad aumentare l'efficacia dei singoli principi attivi, sia a moderarne gli effetti collaterali indesiderati, ottenendo così un'azione armonica e non violenta.
Forme Farmaceutiche
in Fitoterapia.
Analogamente a quanto avviene per la medicina classica, si possono individuare diverse forme mediante le quali un medicamento fitoterapico può essere assunto:
- Preparazioni ottenute a partire dalla lavorazione meccanica delle droghe essiccate, come droghe vegetali in taglio tisana, oppure polveri (micronizzate e non)
- Forme ottenute per mezzo della macerazione della droga essiccata in un solvente appropriato (generalmente alcool e acqua in diversi rapporti percentuali a seconda dei casi), come per esempio gli estratti fluidi.
- Preparati risultanti dalla macerazione di droghe vegetali, generalmente essiccate, in un apposito solvente che viene fatto in seguito evaporare, in modo da ottenere un estratto via via più concentrato fino a realizzare un estratto molle o secco.
- Preparazioni derivate dalla macerazione della droga fresca (non essiccata) in un solvente opportuno (acqua e alcool o acqua e glicerina): tinture madri e macerati glicerinati (o glicerici).
- Prodotti ottenuti distillando la miscela risultante dalla macerazione della droga fresca o essiccata in un apposito solvente; questo metodo viene soprattutto utilizzato per l'ottenimento degli olii essenziali.
Partendo dai preparati appena descritti, propri della metodologia galenica, applicando le moderne tecnologie della tecnica farmaceutica si ottengono tutte le preparazioni comunemente presenti in commercio: miscele di droghe vegetali triturate per la preparazione di infusi, decotti o tisane; compresse, tavolette o capsule (contenenti estratti secchi titolati, aventi cioè un dosaggio standardizzato di principi attivi); liquidi per la somministrazione in gocce o a cucchiai nel caso degli sciroppi; pomate per applicazione locale e così via.
Modalità
di somministrazione
I fitoterapici in forma liquida (Tinture, Macerati glicerici...), singoli o in associazione fra loro a seconda delle esigenze, vengono assunti solitamente diluiti in poca acqua e tenendoli in bocca alcuni secondi per garantire il massimo assorbimento attraverso la mucosa orale.
Posologia
Generale
Pur risultando difficile stabilire regole universalmente valide per la somministrazione di qualsiasi rimedio medicamentoso, possiamo riassumere alcune regole di valore generale.
Sarà innanzitutto necessario adattare i dosaggi dei rimedi in base a peso ed età dei soggetti e al tipo di affezione da curare.
Nel soggetto adulto mediamente si utilizzano dosaggi di Tinture Madri che vanno dalle 30 alle 50 gocce al dì, mentre per i macerati glicerici si possono raggiungere dosaggi anche di 50-150 gocce al dì. Schematizzando potremo individuare diverse posologie a seconda delle varie età
- Lattanti: 10 gocce (usare solo Macerati glicerinati)
- Età infantile: 20-30 gocce (usare solo Macerati glicerinati)
- Adolescenti: 30-40 gocce
- Adulti: 30-50 gocce
- Terza età: 30-40 gocce
Anche per quanto riguarda l'orario potremo individuare alcune indicazioni di massima, indicando quali tipologie di rimedi sia più opportuno usare durante le varie parti della giornata. Per esempio:
- Al risveglio: "depurativi", tonici generali,lassativi, diuretici, antinfiammatori
- Lontano dai pasti: sedativi della tosse, tonici generali, epatoprotettori
- Prima dei pasti: antiacidi, stimolanti della produzione di succhi gastrici, inibitori dell'appetito.
- Dopo i pasti: digestivi, antifermentativi, spasmolitici
- Prima del sonno notturno: sedativi, fitoterapici attivi sul cuore e sulla circolazione in generale.
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